
L’Associazione Forte di Bard, presso Palazzo Roccabruna, espone dal 16/04/2025 fino al 17/05/2025 una mostra fotografica che parla di ghiacciai, di clima, di antropocene e di cambiamenti che avvengono a livello morfologico e geologico sulle Alpi.
In particolare, attraverso fotografie storiche e scatti contemporanei, la mostra si propone di presentare al pubblico le quattro vette più alte della Val d’Aosta, che superano i 4 mila metri, il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso.
I cambiamenti climatici, visti sulle vette valdostane, sono molto evidenti: il ghiaccio che si scioglie e via, via, libera lo spazio abbandonato dove si può fare della ricerca scientifica; i carotaggi che portano in superficie materiali che non sono così diffusi a valle, l’evidente problema dello scioglimento del permafrost e la caduta dei ghiacci in massa. Sono tutti argomenti di grandissima attualità.
Peraltro, per quanto concerne il fenomeno dell’inurbamento intensivo in quota, favorito proprio dal caldo, che chiama abitabilità, ma specialmente è un rifugio per chi ha la casa in città, ha portato l’inquinamento in quota. Non se ne parla in modo esplicito, ma è evidente che quando si pensa alle cause antropiche una di queste è il traffico, poi viene la co2 da riscaldamenti e tutto il resto.
Risulta facile vedere che dove prima vi erano ghiacci adesso ci sono le strade, dove prima vi erano case sparse adesso vi sono delle cittadine.
Le grandi vedute e gli scatti ad alta quota saranno accompagnati da puntuali approfondimenti scientifici, con lo scioglimento evidente della criosfera.
Il motivo per cui questa mostra è attuale è che l’inquinamento e i fenomeni di riscaldamento locale, sono la causa principale dello scioglimento dei ghiacciai di tutto il mondo, compreso il Trentino. Qui non si parla solamente di cambiamento climatico universale, ma anche di microclima, cioè le zone con temperatura alta che corrispondono alle aree urbane, una cosa diversa.
MC