Opzione Donna: in pensione in anticipo sui tempi
Opzione Donna: in pensione in anticipo sui tempi
Opzione Donna è una misura che merita di essere conosciuta e apprezzata, in quanto consente alle lavoratrici, siano esse dipendenti o autonome, di anticipare la pensione. Certo, chi sceglie questa strada sa che dovrà acconsentire a un ricalcolo dell’assegno su base interamente contributiva. Ma vediamo insieme i principali requisiti per accedere a questa soluzione, che in fondo può rappresentare un nuovo inizio per molte.

Per poter fare richiesta di Opzione Donna, una lavoratrice deve possedere almeno 35 anni di anzianità contributiva e aver compiuto 61 anni. Buone notizie per le mamme: se hai un figlio, puoi andare in pensione a 60 anni, e se hai due o più figli, addirittura a 59! Inoltre, ci sono categorie specifiche che possono accedere a questa opportunità a partire dai 59 anni, come le caregiver, le invalide civili con invalidità al 74% e le lavoratrici licenziate o in aziende in crisi. È davvero interessante vedere come questa misura si prenda cura delle diverse esigenze e situazioni.

È importante sottolineare che tutti i requisiti devono essere soddisfatti entro il 31 dicembre 2024 per poter usufruire della pensione nel 2025. Le lavoratrici dipendenti dovranno smettere di lavorare per fare richiesta, mentre le autonome hanno maggiore flessibilità e possono continuare a lavorare mentre si preparano per il loro futuro pensionistico.

Tuttavia, negli ultimi anni, i requisiti sono diventati più severi, generando dibattiti accesi e confronti tra le varie parti sociali. Secondo l’Osservatorio statistico dell'INPS, i prepensionamenti tramite Opzione Donna sono calati drasticamente: si è passati da quasi 24.000 nel 2022 a meno di 3.000 nei primi nove mesi del 2024. Questo dato dimostra che c'è ancora molto da discutere e migliorare per garantire un accesso equo e giusto a questa opportunità.

Ma parliamo ora della decorrenza della pensione! Per le lavoratrici dipendenti c'è una finestra mobile di attesa di 12 mesi, mentre le autonome aspettano 18 mesi. Ad esempio, se una lavoratrice soddisfa i requisiti a dicembre 2024, potrà ricevere il primo assegno a gennaio 2026. Non dimentichiamo le eccezioni per il comparto scolastico e gli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, che hanno finestre uniche!

Per presentare la domanda, basterà navigare sul portale online dell’INPS, contattare il contact center o rivolgersi a un patronato. Serviranno alcuni documenti, come un documento d'identità, certificati contributivi e, se necessario, documentazione sulla situazione di invalidità o sul ruolo di caregiver.

MC
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