
## Tfr e Pensione Anticipata a 64 Anni: Un'opzione da Valutare Attentamente
Il Trattamento di fine rapporto (Tfr) rappresenta una risorsa economica importante per i lavoratori. Con l'introduzione della nuova formula previdenziale proposta dal sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, si presenta un'opportunità interessante: l'idea di utilizzare il Tfr per incrementare i contributi pensionistici e andare in pensione a 64 anni anziché 67. Questa proposta, parte delle riforme previste nella legge di Bilancio 2026, merita un’analisi approfondita per comprendere a chi può convenire e quali siano le implicazioni economiche.
### Che Cos'è la Pensione Anticipata Contributiva?
La pensione anticipata contributiva permette ai lavoratori di ritirarsi dal mercato del lavoro con un montante contributivo maggiore, sulla base dei propri versamenti. Attualmente, questa opzione è riservata ai lavoratori che hanno versato contributi solo dal 1° gennaio 1996. Tuttavia, la proposta di Durigon mira a includere anche coloro che appartengono al sistema previdenziale misto, ossia che hanno iniziato a contribuire prima di quella data.
Per accedere a questa misura, i lavoratori devono avere almeno 20 anni di contributi e il montante della pensione deve essere pari a tre volte l'importo dell’assegno sociale, quindi almeno 1.616 euro nel 2025. Utilizzando il Tfr come integrazione ai contributi, i lavoratori possono raggiungere questa soglia più facilmente.
### Come Funziona l’Integrazione con il Tfr?
L'idea centrale è quella di trasformare la liquidazione del Tfr in una rendita mensile. In tal modo, i lavoratori possono accrescere la loro base contributiva, aumentando così l’importo della pensione. Chi desidera avvalersi di questa opportunità deve tenere presente che non solo è necessario avere 64 anni, ma anche 25 anni di contributi rispetto ai 20 richiesti per il sistema contributivo puro. Questo passaggio potrebbe sembrare vantaggioso, ma comporta anche una rinuncia immediata alla liquidazione finale che normalmente si percepisce al termine della carriera lavorativa.
### Quali Sono i Vantaggi e gli Svantaggi?
L’opzione di utilizzare il Tfr per andare in pensione prima presenta sia vantaggi che svantaggi. Da un lato, consente di lasciare anticipatamente il lavoro, beneficiando di un assegno pensionistico potenzialmente più elevato. Dall’altro, significa rinunciare alla somma totale del Tfr, che, a fine carriera, potrebbe risultare significativa.
Un lavoratore del sistema misto, ad esempio, potrebbe trovare conveniente non attingere al proprio Tfr se ha già un numero sufficiente di anni di contribuzione e un reddito medio-alto. In questo caso, sarebbe opportuno calcolare attentamente la pensione prevista in base al sistema misto, che include anche una quota retributiva, e confrontarla con quella che si otterrebbe attraverso il sistema contributivo puro.
### Considerazioni Finali
Prima di decidere di destinare il Tfr ai contributi per anticipare la pensione, è cruciale effettuare alcuni calcoli e considerazioni. Verificare la propria posizione mediante l’estratto conto previdenziale disponibile sul sito dell’INPS può rivelarsi utile. Inoltre, valutare eventuali piani finanziari futuri e simulare diverse opzioni di uscita dal lavoro contribuirà a prendere una decisione informata.
In sintesi, la proposta di utilizzare il Tfr per andare in pensione a 64 anni offre interessanti opportunità, ma richiede un'attenta analisi da parte degli interessati. Effettuare una valutazione ponderata, tenendo conto della propria situazione lavorativa e dei propri obiettivi a lungo termine, è fondamentale per fare una scelta che possa garantire stabilità e sicurezza economica nel futuro pensionistico.