RODOLFO BANCHELLI, DE ANDRE' E FREDDY MERCURY
RODOLFO BANCHELLI, DE ANDRE' E FREDDY MERCURY
Rodolfo Banchelli, artista poliedrico e voce che ha attraversato epoche e generi musicali, ripercorre i momenti salienti della sua carriera, con particolare attenzione all'esperienza vissuta al Festival di Sanremo, evento che ha segnato una fase cruciale della sua evoluzione artistica. La sua storia è un intreccio di talento, passione e incontri straordinari che hanno lasciato un segno indelebile nel suo percorso.

Nel 1984 si fece notare con Madame, un brano che ottenne un grande successo e che, secondo molti, avrebbe meritato un posto tra i finalisti. Il pubblico e la critica lo accolsero con entusiasmo, tanto che sembrava scontato un accesso alla fase conclusiva della competizione. Tuttavia, la sua avventura nella kermesse ligure si interruppe prima della finale, lasciando l’amaro in bocca a chi credeva nel suo talento. Nonostante la delusione, Banchelli ebbe un incontro straordinario proprio quell'anno, cenando con il leggendario Fabrizio De André. "Mi sono trovato faccia a faccia con una leggenda, il più grande cantautore italiano. Era un momento surreale, ero lì, di fronte a un'icona della nostra musica."

La determinazione di Banchelli non venne meno e l’anno successivo ottenne una nuova opportunità. Nel 1985 la sua casa discografica, Dischi Ricordi, decise di dargli una seconda possibilità nella sezione Nuove Proposte, facendolo tornare a calcare il prestigioso palco dell’Ariston. Quella partecipazione si rivelò un'esperienza densa di emozioni e incontri memorabili. Oltre alla competizione, il festival rappresentò per lui un'occasione per condividere momenti significativi con altri artisti, tra cui Cristiano De André, anche lui in gara quell'anno. "Abbiamo trascorso molto tempo insieme, spostandoci in auto per eventi e interviste, creando un legame fatto di chiacchierate, musica e sogni", racconta Banchelli.

Non meno incredibile fu l'altro incontro che il destino gli riservò nell’edizione del 1985 del festival. "Il mio camerino era accanto a quello dei Queen. Vedere entrare e uscire Freddie Mercury è stata un’esperienza unica. In quell'edizione, purtroppo, ha dovuto cantare in playback, ma resta una delle voci più grandi di tutti i tempi." Banchelli ricorda perfettamente la figura carismatica di Mercury, la sua presenza magnetica e la potenza della sua voce, capace di incantare anche senza il supporto del live.

Dopo quell'anno intenso e ricco di emozioni, Banchelli ha continuato a scrivere, dando vita a brani che, per lungo tempo, ha conservato come un tesoro. "Dopo Sanremo ho scritto alcune canzoni che sono nel mio album Uomini. Le ho tenute nel cassetto per anni, come qualcosa di prezioso che solo ora ha visto la luce." Quelle composizioni, nate in un periodo di grande ispirazione, hanno rappresentato un vero e proprio scrigno di emozioni che l'artista ha deciso di aprire solo recentemente, regalando al pubblico un pezzo autentico della sua anima musicale.

Il ritorno alla ribalta della sua musica rappresenta per Banchelli un nuovo inizio, una riscoperta della sua arte che, seppur lontana dai riflettori per un periodo, non ha mai smesso di esistere e di brillare. Oggi, con il suo lavoro finalmente pubblicato, l’artista ci restituisce un pezzo di storia, fatto di passione, incontri memorabili e melodie che continuano a emozionare.
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