Lockdown e droghe: una ondata sospetta di morti giovani
Lockdown e droghe: una ondata sospetta di morti giovani
La recente indagine condotta da Umberto Tirelli, oncologo del Tirelli Medical Group ed ex primario del Cro di Aviano, insieme a Salvatore Chirumbolo, docente all’Università di Verona, ha messo in luce un legame allarmante tra l’aumento delle new psychoactive substances (Nps), come la 3-MMC, e il tragico incremento dei decessi improvvisi e dei comportamenti violenti tra i giovani adulti. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica *Internal and Emergency Medicine*, analizza i dati raccolti dal 2014 al 2022, rivelando una correlazione diretta: con la diffusione delle sostanze sintetiche, si è registrato un aumento significativo dei casi di morte improvvisa.

Questo fenomeno ha raggiunto un picco preoccupante durante il lockdown, quando molti giovani sono stati spinti ad acquistare droghe nel dark web, spesso ignari della reale composizione delle sostanze che stavano assumendo. Gli effetti devastanti non si manifestano solo nei consumatori abituali; anche un uso sporadico, specialmente se combinato con alcol o altre droghe, può portare a conseguenze fatali.

Gli autori dello studio evidenziano una «plausibilità biologica» nella relazione osservata. Queste nuove droghe alterano i sistemi neurochimici della dopamina e della serotonina, creando squilibri che possono sfociare in gravi problemi cardiaci come aritmie, ipertensione e, nei casi più estremi, crisi psicotiche o arresti cardiaci. Questo quadro preoccupante sottolinea l'urgenza di una maggiore consapevolezza e prevenzione riguardo all'uso di queste sostanze, ponendo l'accento sulla necessità di educare i giovani ai rischi connessi, in un contesto di crescente vulnerabilità.
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