Stretta sui buoni di sostegno ai pasti: emergenza in USA

Nel contesto attuale, l’amministrazione Trump ha annunciato che garantirà solo una copertura parziale per i circa 42 milioni di americani che ricevono buoni alimentari. Questa decisione offre un sollievo temporaneo alle famiglie a basso reddito, mentre il governo si avvicina alla sesta settimana di shutdown, un blocco dei servizi federali che ha già iniziato a farsi sentire nelle vite di molti cittadini.
Il Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP), programma di assistenza alimentare per le persone a basso reddito, è al centro di questa questione. Recentemente, il governo ha presentato vari documenti presso un tribunale federale, dopo che un giudice ha criticato i tentativi dell’amministrazione di interrompere i finanziamenti destinati a questo fondamentale programma di aiuto. La situazione appare drammatica: una famiglia su otto negli Stati Uniti dipende dai buoni alimentari, e ora si trova a rischio di fame, nonostante il costo complessivo del piano per il mese si aggiri sugli otto miliardi di dollari.
Senza l’utilizzo di ulteriori fondi, l’amministrazione ha comunicato che potrebbe avere a disposizione solo abbastanza denaro per erogare circa la metà dei benefici alimentari spettanti alle famiglie idonee nel mese di novembre. La confusione regna sovrana, con ritardi nell’erogazione dei fondi che rendono difficile prevedere chi riceverà effettivamente il supporto e quando.
Scott Bessent, segretario al Tesoro, ha espresso l’intento del presidente Trump di assicurarsi che le persone ricevano i propri benefici, ma i dettagli rimangono incerti. Quando gli è stato chiesto se i pagamenti potessero arrivare entro mercoledì, Bessent ha risposto con cautela: “Potrebbe essere”. La situazione continua a evolversi, lasciando molte famiglie in attesa di risposte e aiuti concreti.