Il 22 aprile scorso la città di Bitonto si è svegliata piena di cartelli rosa, con il QR code, e con la scritta: "Il rosa arriva in città". Non vi diremo di cosa si tratta, andate a Bitonto oppure scannerizzate il QR code.

Sui social si susseguono le teorie più stravaganti: c'è chi parla di un'installazione artistica, altri di una campagna pubblicitaria rivoluzionaria o magari di un evento segreto in arrivo. Ma, fino ad ora, nessuna conferma ufficiale da parte del Comune o degli organizzatori. È un vero e proprio enigma urbano che tiene tutti con il fiato sospeso!

«Quando sono arrivata al negozio, stamattina, era tutto già lì. Nessuno sa da dove siano venute, né chi le abbia messe», racconta una commerciante, gli occhi brillanti di curiosità e meraviglia. Che magia! Il rosa, così inaspettato e vivace, ha completamente trasformato una delle arterie più trafficate della città, creando un'atmosfera unica, sospesa tra gioco e stupore.

Se da un lato il progresso accende la curiosità di molti, dall'altro può generare un pizzico di insicurezza. La reazione di alcuni passanti, che hanno strappato le impronte lasciate sul pavimento, è stata sorprendente e ha rivelato una visione imprenditoriale un po’ obsoleta. Questi gesti, purtroppo, riflettono una fatica a vedere il marketing come un'opportunità di dialogo e crescita per la comunità. Paradossalmente, è stato proprio un gruppo di donne a opporsi a un simbolo che, in teoria, dovrebbe evocare sorellanza e unità: il rosa!

Ma nonostante questa piccola controversia, l’energia positiva dell’iniziativa continua a contagiare i passanti. La città è in fermento: dove condurranno quelle impronte magiche? Quale sorpresa si cela dietro questo gesto misterioso?

Intanto, i social continuano a brulicare di ipotesi e immaginazione. Chi sa, forse il rosa nasconde storie straordinarie pronte a essere svelate! E mentre ci si interroga, il mistero si arricchisce di nuovi colori e prospettive, rendendo la città ancora più vivace e intrigante.