
Negli ultimi mesi, l'Unione Europea ha intensificato il suo impegno verso la regolamentazione delle piattaforme sociali, e Twitter, ora chiamato X, sotto la guida di Elon Musk, è finita al centro di un acceso dibattito. La famosa spunta blu, simbolo di autenticità, ha suscitato polemiche riguardo alla sua gestione e agli effetti della nuova politica di Twitter sulla comunicazione online.
Musk, noto per le sue idee controverse e il suo approccio diretto ai social media, ha introdotto cambiamenti significativi nella gestione di X. La riforma della spunta blu ha sollevato interrogativi su come vengono verificati gli account e sui criteri di autenticità. Se in precedenza la spunta identificava personalità pubbliche e organizzazioni verificate, la nuova politica ha reso possibile per chiunque pagare per ottenerla, mettendo in discussione l'affidabilità delle informazioni diffuse.
L'Unione Europea si è espressa chiaramente: la disinformazione è una questione seria, e i social media devono assumersi la responsabilità di proteggere i propri utenti. Le istituzioni europee hanno avviato discussioni su come garantire che la spunta blu non diventi uno strumento per diffondere fake news o manipolare l'opinione pubblica. Questo scontro tra libertà di espressione e responsabilità sociale è destinato a continuare, con Musk che vota per un aperto mercato dell'informazione, mentre le autorità europee cercano di tutelare la democrazia e la trasparenza.
Il punto di vista dell'Europa sulla libertà di stampa e di opinione è molto distante rispetto alle leggi americane: in Europa la verifica della notiza è il punto basilare per la libertà, nonché la certezza della fonte, seppure nell'anonimato, va verificata. Diversamente nel concetto del leak, dove la fonte non è sempre reperibile, ma conferma la notizia attraverso la non smentita, ovvero fino a prova contraria. Per questo motivo la multa che è stata inflitta da Bruxelles a Musk, nonostante la reazione scomposta di quest'ultimo, è poco opinabile.
MC