Bambini: annoiarsi, dormire e giocare è necessario

Le scuole sono finite e i bambini hanno diritto di: riposare, giocare, annoiarsi. Non si tratta di una teoria malsana partorita per un blog, ma di una linea guida che unisce i genitori del nord Europa (Svezia Norvegia e Finlandia e adesso anche Regno Unito) e che è confermata dalla Università dell'Est Anglia, che ha prodotto una ricerca in tema proprio nel 2017.
Secondo quanto è stato indagato la paura maggiore dei genitori è quella di non avere niente da far fare ai figli durante le vacanze – tranne i compiti essenziali – perciò i bambini crescono troppo indotti a misurare orari e impegni anche nelle vacanze.
Sia chiaro: qualche compito migliora il risultato scolastico globale, farli o no è chiaramente una scelta delle famiglie, ma le statistiche dicono che chi li fa ha voti più alti l'anno seguente; non si tratta di avere l'orario sveglia e ritmi alimentari e sonno regolari, quello serve; si tratta di non avere tutto il giorno occupato da diverse attività.
I bambini dormendo sviluppano il cervello che aumenta le prestazioni, mentre annoiandosi sviluppano la fantasia interiore, la capacità di pensare virtualmente, possibilmente annoiandosi al 100 per 100 cioè anche senza avere in mano PC o Tablet o Smartphone. Insomma .. quando da piccoli stavamo minuti interi a guardare nel vuoto, più simili ad ET che a un bambino, abbiamo fatto la nostra fortuna, sono infatti quei momenti di “niente” che hanno contribuito a renderci più forti interiormente, sempre secondo lo studio in questione (MC).