Suicidio assistito a Siena

Il 17 maggio 2023 ha segnato una data significativa per la Toscana, non solo come primo caso di suicidio medicalmente assistito nella regione, ma anche come testimonianza della piena operatività della legge regionale approvata a febbraio. Questa iniziativa è stata resa possibile dalla sentenza 242/19 della Corte Costituzionale e dalla determinazione dell'Associazione Luca Coscioni, che ha fornito supporto a Daniele Pieroni, un sessantenne scrittore affetto da morbo di Parkinson dal 2008.
La vicenda di Daniele inizia nell'estate del 2023, quando, attraverso un amico, si rivolge al numero Bianco dell'Associazione per ricevere informazioni sulla morte volontaria assistita. Marco Cappato, figura di riferimento in questo ambito, gli fornisce le indicazioni necessarie per accedere a tale procedura, chiarendo i vari aspetti legali e medici, incluse le disposizioni anticipate di trattamento e la sedazione palliativa profonda.
Daniele decide di seguire il percorso previsto dalla sentenza e, il 31 agosto, invia la sua richiesta formale all'Asl Toscana Sud Est. Dopo aver ricevuto l'esito positivo delle verifiche il 22 aprile, conferma la sua intenzione di procedere a casa, nel rispetto della legge toscana e delle condizioni stabilite dalla Consulta. Il giorno fatidico, il farmaco letale viene preparato e Daniele, assistito da professionisti sanitari e dai suoi cari, compie il passo finale con grande serenità.
Felicetta Maltese, coordinatrice della cellula toscana dell’Associazione Luca Coscioni, sottolinea l'importanza che la legge abbia funzionato correttamente e che il sistema sanitario abbia rispettato i tempi e le procedure con serietà e rispetto. Questo evento non solo segna un traguardo per la legislazione sulla fine vita in Toscana, ma rappresenta anche una vittoria per la dignità delle persone affette da patologie gravi e irreversibili.