
Nel centenario della scomparsa di Erik Satie, l’artista internazionale Alessandra Celletti si esibirà il 10 agosto 2025 a Roma, nell’ambito della rassegna “Concerti del Tempietto”. Il live sarà la straordinaria occasione per presentare in prima assoluta l’inedito “Honfleur”. Già online su tutte le piattaforme di streaming, il brano è il nuovo estratto dall’album “Satie mon amour” di prossima pubblicazione.
Dopo Trieste e Travo (PC), l’entusiasmante progetto “Satie mon amour” approderà dal vivo alla rassegna “Concerti del Tempietto” a Roma domenica 10 agosto: «Suonare per i “Concerti del Tempietto” è per me un atto d’amore verso Roma, la mia città.» spiega Alessandra Celletti «Ma anche un gesto di profonda gratitudine verso un’associazione musicale che, molti anni fa, mi ha offerto l’occasione di muovere i primi passi nel mondo dei concerti. Tornare oggi su quel palco è un po’ un cerchio che si chiude e, allo stesso tempo, una nuova partenza, ricca di consapevolezza e affetto. Con Angelo Jannoni Sebastianini, direttore artistico dei “Concerti del Tempietto”, condividiamo da sempre uno spirito surreale e giocoso, lo stesso che anima la musica di Erik Satie, compositore che entrambi amiamo profondamente.»
Inoltre, per il prossimo autunno, sono in programma nuove tappe in prestigiose venue italiane, e non è escluso che “Satie mon amour” possa anche attraversare l’oceano. Nel frattempo, a partire dall’1 agosto, è online su tutte le piattaforme di streaming il nuovo brano “Honfleur” (https://open.spotify.com/track/0KYvZhvZ1X5ZPjZH66F8k0?si=029abc82e7e54249).
«L’ho scritto pensando a Erik Satie e alla sua città natale, ma anche al mio ricordo personale di quel luogo. Ci sono stata tanti anni fa, eppure l’immagine che mi è rimasta dentro è ancora vivissima: un piccolo porto tranquillo, le casette colorate ma dai toni sfumati, come se la luce stessa avesse deciso di parlare sottovoce.» conclude la pianista «Quando ho composto questo pezzo, ho cercato di tradurre in musica quella sensazione che si prova al risveglio da un bel sogno: una malinconia lieve che non si riesce a spiegare. È come se il ricordo di Honfleur, con la sua dolce quiete, si fosse mescolato a qualcosa di più intimo e onirico. La musica è diventata così un ponte tra la memoria e il sogno, tra ciò che ho vissuto e ciò che continuo a portare dentro, sfocato ma presente.»
Per seguire Alessandra Celletti: lnk.bio/alessandracelletti