Seconda puntata della saga di Lisdbeth Salander, giovane hacker misteriosa, intelligentissima, coraggiosa. Fuori dagli schemi convenzionali e che, nella sua particolare modalità di affrontare la vita, si fa ammirare e desiderare.
In questo libro, a mio giudizio, ancora migliore del primo della saga” Uomini che odiano le donne”, la protagonista affronta il suo passato, e lo fa con il suo solito acume..
E soprattutto la affronta da sola. mentre i suoi amici, alcuni che abbiamo già ben conosciuto nel primo libro, e altri appena accennati o del tutto nuovi, aprono una breccia nel muro del suo essere, dimostrandole affetto e preoccupazione. .
Scritto benissimo, vivace, lucido, veloce, le pagine ti rapiscono e t'imprigionano in una trama dove i protagonisti vivono al limite del pericolo, e a volte oltre, e tu non puoi far altro che seguirne affascinato gli sviluppi ingurgitando come un' affamato una parola dopo l’altra, chiedendoti in continuazione cosa succederà dopo, fino all’ultima pagina..
Libro da leggere, di cui anche tentare di spiegare la trama, che incrocia servizi segreti, malavita, segreti famigliari e di stato, sarebbe un fallimento..
Lo consiglio caldamente, mentre io mi appresto ad iniziare a leggere il terzo:”La regina dei castelli di carta” che spero darà le riposte alle domande che questo secondo, appassionante giallo, ha lasciato, giustamente, sospese.