Crisi economica: nasce l'arbitro bancario

Nasce una figura nuova nella banca, si tratta dell'Arbitro Bancario Finanziario. Esso governa le controversie che nascono tra le banche e il cliente, cercando la risoluzione più comoda e più giusta, senza dover ricorrere a un avvocato.
Si tratta di una strategia che specialmente in tempi di crisi consente di arrivare a un accordo senza dover aggiungere ulteriori spese legali e senza dover passare attraverso un giudice.
In pochissimo tempo l'ABF consente di trovare una soluzione ed ha un costo limitatissimo.
Esso si muove attraverso la Banca d'Italia e le sue decisioni non sono imperative, ha meno influenza di un giudice, ma essendo libero dai vincoli bancari la sua parola può essere considerata a tutti gli effetti un parere legale ottimale, per il cliente, nella sua controversia.
Gli avvocati che lavorano attraverso l'ABF si muovono in modo diverso rispetto agli avvocati che si muovono attraverso il Tribunale, offrono un servizio più snello e più veloce. Si possono rivolgere all'ABF tutti i clienti di tutte le banche.
Ogni banca aderisce all'ABF è un suo dovere, non solo in Italia, anche all'estero, Poste incluse e pure le finanziarie e gli intermediari bancari aderiscono a tale sistema.
Il ricorso con ABF costa 20.00 euro, rimborsati se si ha ragione, è un servizio relativamente nuovo, che pochi conoscono, ma che sta sempre più prendendo piede anche in Italia.