Artigiana nel cuore
Artigiana nel cuore
Da sempre ho una passione sfrenata per tutto ciò che è creativo, per ciò che si può modellare, disegnare, pitturare, ricamare, cucire, rattoppare, riciclare ecc. ecc. ecc. Ogni tanto mi viene voglia di provare a realizzare un’idea che da giorni mi frulla in testa e allora mi ingegno disegnando, martellando e appiccicando, per poi avere in mano qualche cosa, un abbozzo, un esserino timido e delicato che ancora non ha un nome. Tutti questi progetti ultimamente mi si affollavano in testa e in casa (dato che, diciamolo, non ho un attico di 100 metri quadri, né un laboratorio), così ho deciso di provare a venderli. La parola che ora mi definisce è ‘hobbista’, sono ufficialmente un’ artigiana per hobby, una perditempo in sostanza (senza offesa per nessuno s’intende).

Sabato scorso ho partecipato al mio primo mercatino all’interno di una festa di paese ed è stato gratificante, anche se in realtà ho fatto ben pochi affari. Quest’ esperienza mi è servita per capire come funziona il mondo dei mercatini in generale e degli hobbisti in particolare; una delle lezioni che ho imparato a mie spese è stata: se il mercatino è di sera, porta sempre prolunghe, spine e adattatori in grandi quantità, perché le prese della corrente sono poche e ambite, e chi arriva ultimo deve adattarsi come può alla situazione già creata dagli altri, con il rischio di rimanere senza luce (come è successo a me!).

Come hobbista alle prime armi avevo un banchetto piccolo piccolo, che, se paragonato ai gazebi di 3 metri per 3 e alle lunghe tavolate imbandite degli altri, sembrava fosse uscito da Lilliput. Del resto, mi dicevo tra me e me per consolarmi, nella botte piccola c’è sempre il vino buono! E poi tutto sommato il mio banchetto, anche se modesto, aveva un suo fascino, se penso a quanto tempo avevo dedicato durante la settimana alla progettazione dell’allestimento!

A conti fatti non ho venduto molto, solo un paio di manufatti a un’ anziana signora molto simpatica e con tanta energia che si è complimentata per le cose belle esposte. Quel commento e i pochi altri entusiasti che ho ricevuto mi hanno ripagata di tutte le fatiche fatte (sono una persona molto semplice!) e ho quindi deciso di partecipare ad altri mercatini nelle prossime settimane!

Non so se ho speso bene il mio tempo o se l’ho solo perso, molti direbbero che la fatica non vale il guadagno, ma io credo che a volte ci siano cose più importanti, come la soddisfazione di vedere riconosciuto e apprezzato il proprio lavoro, le proprie idee, la fatica, l’impegno e l’originalità, che tante volte vengono rimpiazzate dalla noia di un televisore.
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