Biancaneve e i sette nani? Una fiaba per aiutare i bambini a diventare più buoni. Ai bambini moderni è abbastanza difficile proporre fiabe di un tempo, a meno che non si colga l'occasione degli anni della scuola materna, quando il mondo dei piccoli è davvero ristretto tra il nido, la scuola e la "mamma". In poco tempo poi è difficile riuscire a far cogliere i messaggi più semplici e anche più umani delle storie per bambini, che fino all'avvento del computer e dei libri parlanti erano più facilmente proponibili.
La letteratura per bambini pedagogica di oggi punta sulla esperienza, sulla conoscenza, sul rendere autonomo il bambino nelle cose più semplici e via - via più profonde, mettendolo al centro di un processo conoscitivo e di esperienza che lo stimola e che lo porta a giocare imparando o imparare giocando. I bambini moderni sono bambini interattivi e sociali, i bambini che sono cresciuti con le fiabe sui libri sono più frontali e più "lenti" ai cambiamenti.
Premesso questo mi pareva però importante sottolineare come possono cambiare le storie a seconda dell'epoca e del taglio che si dà al racconto. Ad esempio, Biancaneve e i 7 nani, resa film e gioco da Disney non ha più alcun senso pedagogico, se non quello dell'allarmismo sociale verso sconosciute streghe (di improbabile presenza nelle case moderne) poiché da fiaba con sfondo educativo per bambini piccoli è diventata una storiella di genere rosa soft, per bambine assonnate.
Biancaneve e i sette nani aveva un senso, si trattava di un racconto in cui il bambino si rendeva partecipe di una avventura in cui l'unione del bene fa la forza, che unendosi insieme si può battere la cattiveria umana, giungere al lieto fine, con un costante lavoro da portare avanti con allegrìa superando le avversità e le diversità, nonché i difetti di ciascuno di noi. Ogni nano aveva una caratteristica, tipica infantile, il nano saccente, il brontolone, il mammone, l'allergico, il leggero e il più piccolo, tutte caratteristiche che anche i bambini hanno e che devono imparare a tollerare; i nani non si deridono a vicenda per i loro difetti, non litigano, si aiutano e si sopportano. Come dovrebbero fare i bambini, più o meno. Che cosa c'entra la bara di vetro con tutto questo? Il principe, il bacio, il lieto fine sarebbero dovuti essere solo un momento liberatorio, per il bimbo, un particolare che si è fatto racconto, l'incredibile trasformazione del successo moderno.