Se stare a dieta per dimagrire comporta: fatica, tristezza, fame, sforzi, infelicità, allora non vale la pena di mettersi a dieta, casomai, al massimo, a regime (cioè limitando le quantità ma riducendo l'effettivo risultato in dimagrimento diluendo il concetto di perdere peso lungo un periodo più ampio rispetto a quello di una dieta).
Se stare a dieta, invece, rientra in un menage normale che non intralcia la felicità, allora si può fare.
Premesso ciò, obbligo, ecco una dieta che – in linea di massima – pare essere compatibile con la salute e con la gioia di vivere, che include anche il mangiare e il bere bene.
La Dieta Dash serve a combattere la pressione alta e il colesterolo cattivo, limita l'apporto di sodio – per questo bisogna verificare se è compatibile per tutti – ma non toglie i cibi che possono dare energia e salute.
Non si tratta di una dieta difficile, perché consente di continuare a nutrirsi felicemente come se niente fosse.
Assomiglia molto alla Dieta Mediterranea: si possono mangiare frutta, specialmente se ricca di Vitamina C, verdura, specialmente broccoli, cavoli, spinaci, asparagi, molta frutta secca per gli oli vegetali e per i grassi puliti, yoghurt, legumi, pesce ed eventualmente anche carne bianca.
Differisce dalla comune alimentazione italiana perché nelle prime due settimane elimina i carboidrati di origine vegetale (patate e farine) nonché elimina per di più i grassi animali (carni e latticini grassi o burro) e elimina gli zuccheri diretti (lo zucchero di origine dalla canna estratto).
Dalla terza settimana possono essere reinseriti gli amidi leggeri, ma senza mescolarli con i carboidrati diretti (zucchero comune o nero). Contempla i dolcificanti.
Questa dieta ha bisogno di un'assistenza precisa (le informazioni di cui sopra sono generiche) tuttavia è tra quelle più consigliate da chi ha poca voglia di seguire calendari ossessionanti ma ci tiene comunque a fare bella figura (MC).