Il cordone ombelicale riveste un’enorme rilevanza in campo medico in quanto fonte di cellule staminali, le cosidette “staminali cordonali”. Ecco perché è importante che i futuri genitori siano correttamente informati sulla
conservazione cellule staminali e sulle relative applicazioni. Andiamo con ordine. Ogni cordone ombelicale può contenere dai sessanta agli ottanta cc di sangue all’interno dei quali si trova un’eterogenea popolazione di cellule staminali. La scienza ha individuato diversi tipi di cellule staminali nel cordone ombelicale: le staminali cordonali simil-embrionali - che possono produrre tessuti endotermici, come l’intestino, mesodermici, come il derma, o ectodermici, come il midollo spinale, quelle cordonali mesenchimali - in grado di generare cellule di più tessuti, ad esempio osseo, cartilagineo, nervoso e quelle ematopoietiche - che, come suggerisce il nome, possono produrre cellule del sangue e midollari. Infine, abbiamo le staminali cordonali progenitrici endoteliali che danno origine alle unità costitutive dei vasi sanguigni1.
Dopo averle inquadrate, una domanda può sorgere spontanea: perché sono così importanti per la medicina moderna? E’ presto detto: le staminali, grazie alla loro grande capacità proliferativa e differenziativa, sono in grado di “riparare” organi e tessuti danneggiati. Per questa motivazione rappresentano un promettente strumento nelle mani della medicina rigenerativa che si occupa appunto di rigenerare organi e tessuti malati, invece di sostituirli.
A questo punto, occorre specificare che un trapianto di staminali può essere autologo, cioè con cellule prelevate dal paziente stesso, oppure allogenico: le cellule in questo caso sono prelevate da un soggetto terzo. Nel contesto della rigenerazione, è preferibile il trapianto autologo perché quello allogenico espone il paziente a reazioni immunitarie, come ad esempio il rigetto, che lo costringerebbero a terapie di lunga durata. Al di là della medicina rigenerativa, è importante sottolineare che il trapianto allogenico di cellule staminali cordonali da luogo, rispetto all’utilizzo di staminali ottenute da altre fonti, ad un miglior attecchimento e ad un minor rischio di rigetto: questo avviene grazie all'immaturitàimmunologica1,2 che contradddistingue le staminali cordonali.
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Riferimenti bibliografici
1. Francese, R. and P. Fiorina, Immunological and regenerative properties of cord blood stem cells. Clin Immunol, 2010. 136(3): p. 309-22.
2. Harris, D.T., Non-haematological uses of cord blood stem cells. Br J Haematol, 2009. 147(2): p. 177-84.